Lungo un'autostrada si affianca un'automobile con una famiglia
e tirato giu il finestrino mi passano una grossa fetta di torta.
Superata Qazvin, famosa per l'uva senza semi ed una bellissima
moschea, si lascia la strada principale e ci s'inoltra su sterrati
per visitare i vecchi Caravanserragli disseminati un po'ovunque
da qui sino alla ancora lontana Cina.
Qui spicca la natura off road del Dominator che fa quasi dimenticare
la prudenza, bagaglio piu importante d'ogni viaggio.
Dopo la splendida Esfahan è tempo di manutenzione, ma
il tutto si riduce a poco, l'asta dell'olio indica ancora un
livello a metà tra il massimo e il minimo, nonostante
le lunghe e veloci tirate, e la catena di trasmissione ha il
suo giusto gioco.
Più si scende a sud e più il clima si fa caldo
e umido, ottime le giacche leggere di B&T, qualche difficoltà
nel reperire benzina che in ogni modo è ancora di buona
qualita.
Si tenta di raggiungere in serata Zahedan a due passi dal confine
con l'Afghanistan ed il Pakistan, questo perchè viaggiare
di notte potrebbe essere pericoloso. Qui vanno e vengono contrabbandieri
d'oppio e trafficanti d'armi ed in passato si sono verificati
rapimenti e rapine ai danni dei rarissimi viaggiatori.
PAKISTAN
Entrare in Pakistan da questa regione è sempre un'incognita
e seguire le strade da noi percorse può portare ad avventure
assolutamente non volute ma che una volta vissute difficilmente
si dimenticheranno.
Strano posto il Beluchistan, , si presenta come un deserto
per poi diventare roccia nera e pietraie e trasformarsi ancora
in montagne quasi verdi, con gole strettissime e valli solcate
da larghi fiumi e in altura altopiani di sabbia, dove la prima
cosa che faresti, è quella di ficcarti sotto uno dei
rari alberi godendone l'ombra pagando poi lo scotto di un'inevitabile
bucatura.
Verso est cambia sia il paesaggio che diventa sub tropicale,
che la temperatura che diventa letteralmente insopportabile.
Inizia il tratto di montagna ed iniziano i primi guai, la |