Questo
viaggio è stato organizzato da Marco Serrantoni e Fabio
Negroni che mi hanno poi invitato a parteciparvi, io a mia volta
ho invitato Enzo De Matteis e strada facendo abbiamo conosciuto
Gianni Fornara che ci ha seguito fino a Peshawar tornando, per
mancanza dei visti, indietro solo soletto.
STRANO POSTO IL BELUCHISTAN...incredibile...ed ovviamente
affascinante.
Quello che segue è l'articolo apparso su INMOTO del Gennaio
2002.
Quando si deve affrontare un viaggio di circa 20.000km con due
mesi di tempo, incontrando ogni tipo di condizione climatica
e metereologica e fondi stradali tra i più vari, dal ruvido
asfalto al letto del fiume, la scelta della moto giusta equivale
ad avere la certezza che metà del progetto è realizzato.
L'aver avuto a disposizione un Dominator dava quindi ottime
probabilità alla riuscita dell'impresa.
Con una volata si arriva a Brindisi, da qui l'imbarco per la
Grecia.
Inizia subito la strada per il passo Katara, tornanti su tornanti,
strada stretta ed asfalto insidioso, in alcuni tratti in parte
sciolto.
Affrontare questa strada con il Dominator è un piacere, scattante
nei corti tratti, dove è possibile sorpassare e sicuro nella
frenata che precede il tornante.
TURCHIA
I lunghi rettilinei dell'altopiano Anatolico sono stati percorsi
in quinta a pieni giri, il tachimetro segna 155km/h anche se
la moto può dare di più, ma ovviamente è frenata dal pieno carico,
dai copertoni di ricambio e da una tanica da 5 litri usata per
avere una piccola scorta di carburante.
La zona del Kurdistan Turco è affrontata di notte, il freddo
è intenso, i passi di montagna superano i 2000 m, ottima l'illuminazione
che la moto fornisce, un pò difficoltosa la doppia regolazione
del fanale.
IRAN
Caldo secco dopo le montagne che portano a Tabriz.
Sempre accolti con entusiasmo spontaneo ad ogni sosta. |